Una Casa per tutti: Salamanca

Nella settimana dal 12 al 18 Marzo 2023, le classi terza e quarta del Liceo Classico Europeo G.B. Vico hanno partecipato ad uno stage linguistico a Salamanca, in Spagna. 

Salamanca, collocata nella comunità autonoma di Castilla y León, è una città “studentesca” poiché circa il 25% della popolazione è costituita da studenti che frequentano la sua rinomata Università. Essa è la più antica della Spagna e terza a livello europeo, dopo quelle di Bologna e Parigi. Oltre a essere piena di cultura, la città è ricca di arte: caratteristici sono gli edifici in stile plateresco realizzati in pietra arenaria proveniente dalla cava di Villamayor, che sembra far risplendere gli edifici alla luce del sole. Si tratta di un patrimonio unico nel suo genere, in quanto è presente solo a Salamanca. 

Ogni giorno avevamo delle attività programmate: la mattina, dalle 9.30 alle 13.00 frequentavamo lezioni di spagnolo con docenti professionisti di Master Spanish Courses. La prima parte di lezione era dedicata alla grammatica, la seconda alla conversazione, entrambe estremamente coinvolgenti. Finite queste, tornavamo alla residenza dove alloggiavamo, El Carmelo, dove avevamo a disposizione la pensione completa.

Oltre ai corsi di spagnolo, il pomeriggio erano incluse delle visite guidate della Città. 

  • Il primo giorno, Lunedì, c’è stato un tour generale dei monumenti: la Cattedrale Vecchia e Nuova, l’Università, il Municipio e il ponte romano sul fiume Tormes, dove c’era il celebre toro di pietra incluso nella narrazione del celebre “Lazarillo de Tormes”.

  • Il secondo giorno, Martedì, dopo i corsi abituali, abbiamo partecipato a delle lezioni particolari: salsa e cucina. Ci siamo divertiti tantissimo a ballare e, soprattutto, a degustare la tipica “tortilla de patatas”. Successivamente, un po’ sudati ma felici, siamo andati al Museo de Filigrana Charra dove la proprietaria ci ha illustrato i simboli tipici di Salamanca, tra cui il “botón charro”, un ciondolo circolare con una sfera al centro circondata da tante altre, per simboleggiare la protezione di Salamanca da parte delle città circostanti affiliate ad essa. Questo gioiello, in passato, era indossato come portafortuna per la protezione e, naturalmente, non potevamo fare a meno di prenderne uno. Ci hanno regalato anche un ciondolo a forma di rana, che ricorda quella scolpita e nascosta sulla facciata dell’Università. Si narra che lo studente che la riesca a trovare da sé, passerà gli esami.     La sera, anziché cenare nella Residenza, abbiamo provato un’usanza tipica della Spagna, “ir de Tapas”, che consiste nel fare aperitivo ma in un modo particolare: si va di locale in locale e si prende qualcosa da mangiare con una bibita a scelta in ognuno di essi.

  • Il terzo giorno, Mercoledì, abbiamo visitato il Museo de Art Nouveau y Decó Casa Lis e l’Archivo de la Guerra Civil. Dopo il giro, abbiamo provato un altro piatto tipico della Spagna: chocolate con churros!

  • Il quarto giorno, Giovedì, abbiamo visitato l’interno della Cattedrale vecchia e nuova caratterizzata dalla congiunzione di due stili: il romanico e il gotico. È stata un’esperienza elettrizzante salire sulle alte torri gotiche, ma le scale erano strette e alte, che paura! Successivamente siamo andati al famoso Huerto de Calisto y Melibea, ispirato alla celebre storia de “La Celestina”. Un paesaggio senza dubbio molto romantico, abbellito dal pozzo con tanti lucchetti attaccati dagli innamorati. Dopo di questo, siamo passati alla Cueva de Salamanca, con una storia un po’ più tetra alle spalle, in quanto si racconta che qui degli adepti facessero incontri con il diavolo. Infine, abbiamo visto il “Cielo de Salamanca", un affresco sul soffitto con divinità e segni zodiacali. Purtroppo alcune parti sono andate perse, perciò non abbiamo potuto trovare tutti i nostri segni!
  • Venerdì è stato l’ultimo giorno effettivo, perché quello dopo saremmo dovuti ripartire e il cielo rifletteva i nostri umori perché il cielo era scuro e pioveva. Nonostante la pioggia, valeva vedere un ultimo tratto distintivo di Salamanca: il barrio del Oeste. Tipicamente abitate dagli studenti universitari, le vie di questo quartiere sono decorate da graffiti di ogni genere, colorati e divertenti ma anche estremamente significativi. Questi disegni sono il simbolo di una generazione all’avanguardia che lotta per i propri diritti e la giustizia. Girando per le strade abbiamo sentito di far parte di una grande comunità che va oltre i confini politici o culturali, un legame di ideali e pensieri. 

Salamanca è questa, una città che accoglie tutti, che non fa discriminazioni.  È casa per chiunque voglia chiamarla tale e, sebbene il ritorno sia stato triste, è pronta ad accogliere il nostro ritorno a braccia aperte.