La storia

 

Il Semiconvitto - Un po' di storia...

Tutto iniziò nel 1636 quando “il nobile chietino Francesco Vastavigna secondando le aspirazioni della città che desiderava avere un Collegio, nominava, con testamento del 18 maggio 1636, suoi eredi i Padri Scolopi delle Scuole Pie, con la condizione che dovessero stabilirsi in Chieti, entro due anni, e provvedere all’apertura di un Collegio”. Grazie a successive donazioni fu costruita la cappella annessa al Collegio, l’attuale Chiesa di San Domenico, insieme ad ampliamenti dei locali. Da allora e attraverso “mutazioni” dovute ai diversi Governi che si sono avvicendati nel nostro Abruzzo e alle diverse sensibilità culturali degli amministratori teatini, l’iniziale collegio degli Scolopi divenne Collegio Reale dell’Abruzzo Citeriore (1822), successivamente con il “R. D. 2 gennaio 1854 fu elevato al grado di R. Liceo dell’ordine universitario con l’istituzione degli insegnamenti delle materie giuridiche – chimica e farmacia – medicina e chirurgia – scienze naturali – mineralogia – geologia – botanica.”
“Nell’ottobre del 1861, dopo l’annessione al Regno d’Italia delle provincie dell’ex Reame di Napoli, furono allontanati gli Scolopi e con R. D. 12 settembre 1861 venne trasformato l’istituto in Convitto Nazionale e nominato un R. Commissario nella persona del Rettore Antonio Iocco. Nel nuovo Convitto Nazionale il Rettore è preside anche delle scuole annesse.”
Fino al 1908 il Convitto Nazionale G. B. Vico fu sempre floridissimo tanto da mettersi in grado di acquistare una sontuosa villa a Castellamare Adriatica, circondata da tre ettari di terreno.
E la storia continua fino ad oggi.
Senza dimenticare che gli studenti che sono passati per il Real Liceo dell’ordine universitario prima e nel Convitto Nazionale “G. B. Vico” poi, sono stati i nobili ed i cittadini che hanno guidato la città di Chieti e la provincia tutta.
Tra gli altri, hanno studiato presso questa struttura: Edoardo Scarfoglio scrittore, poeta e giornalista, Vincenzo Zecca storico e archeologo, A. C. De Meis scrittore, Biase Anzellotti letterato e archeologo, Giovanni Chiarini esploratore, Filippo Masci filosofo, educatore, scrittore, deputato e senatore del Regno d’Italia.


La Scuola Primaria

Dal Collegio degli Scolopi alla dinamica Scuola Primaria di oggi!

ll Convitto “G.B. Vico” è la più celebre e nota istituzione scolastica di Chieti, che, dal lontano 1640, non ha mai cambiato la propria sede, confinante con l’antica chiesa di S. Domenico. Essa si affaccia sul Corso principale della città mediante due maestosi portali in pietra. La sua storia inizia grazie a due illustri cittadini teatini, il nobile Francesco Vastavigna e il barone Tommaso Valignani, che permisero la costruzione del convento e del collegio affidati all’ordine dei Padri Scolopi, i quali continuarono a gestire la scuola fino al 1817, quando re Ferdinando I di Borbone la trasformò in Collegio Reale, ossia in convitto con annesse scuole secondarie.
Nel 1854, con il Regio Decreto del gennaio, il Real collegio fu elevato al grado di Real Liceo dell’Abruzzo Citeriore permettendo l’istituzione degli insegnamenti delle materie giuridiche, chimica e farmacia.
Nell’ottobre del 1861, dopo l’annessione al Regno d’Italia delle provincie dell’ex Reame di Napoli, l’istituto venne trasformato in Convitto Nazionale e nominato un Commissario nella persona del Rettore Antonio Iocco. Nel nuovo Convitto Nazionale il Rettore diventò preside anche delle scuole annesse.

La Moderna Scuola Primaria. Arriviamo ad oggi: la scuola primaria interna al Convitto Nazionale “G. B. Vico” si caratterizza per il prolungamento dell’Offerta Formativa nelle ore pomeridiane attraverso lo studio guidato ad opera degli Educatori. 

La scuola è organizzata in dieci classi con monte ore curricolare pari a 27. Nella Scuola Primaria il processo di insegnamento-apprendimento si realizza condividendo con i bambini esperienze molteplici, in un ambiente stimolante e sereno.
Gli insegnanti avranno cura di curare il benessere psicofisico di ciascun alunno riuscendo a promuovere un gradito senso di appartenenza alla scuola. Al centro dell’azione didattica vi è dunque l’alunno, protagonista del percorso educativo e formativo, impegnato in attività significative e sempre proposte secondo il principio della gradualità.
Nel corso dell’anno i docenti programmano settimanalmente, per classi parallele, anche per ambiti contenuti, obiettivi, tempi e modalità di attuazione delle discipline.Il personale educativo assiste e monitora gli alunni nello studio pomeridiano, nelle attività e nei progetti educativi e nelle varie attività culturali.


La Scuola Secondaria di I Grado

La storia della Scuola Secondaria di I grado del Convitto Nazionale “G. B. Vico” è intimamente connessa con quella del prestigioso edificio nel quale è ubicata, protagonista della Storia cittadina. Le storiche figure dei Convittori che l’hanno abitato nel corso dei secoli vivono ancora nelle tracce di un mondo di memorie nascosto nelle mura, nei corridoi, nei luoghi all’interno dei quali ogni giorno nuovi volti gettano semi di crescita. Oggi come allora, la Scuola Secondaria di I grado accoglie gli studenti e le studentesse nel periodo di passaggio tra la fanciullezza e l’adolescenza, li forma e li orienta, come premessa indispensabile per l’ulteriore impegno dei ragazzi nel secondo ciclo di istruzione e di formazione.